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Un nuovo inizio


di Membro VIP di Annunci69.it Gentleman-19
22.12.2024    |    718    |    1 8.0
"Lui le sfilò il cazzo, e lei a gambe divaricate sentì la lingua attraversare e bagnare l’unico buco che non aveva mai concesso a nessuno…se non al suo..."
Era una sera tranquilla, e la luce soffusa del ristorante rendeva l’atmosfera intima e accogliente. Viola e Stefano si erano seduti a un tavolo vicino alla finestra, da dove si vedevano le luci della città scintillare nella distanza. Era la loro serata speciale, un’occasione per staccare dalla routine quotidiana e godersi un po’ di tempo insieme.
Il cameriere li accolse con un sorriso, portando un menù che profumava di piatti raffinati. Viola si prese qualche minuto per leggere attentamente, ma i suoi occhi, in realtà, erano più concentrati su Stefano. Lui, sempre così attento, le sorrise e le chiese: “Cosa ordini stasera?”
“Non so… qualcosa di nuovo, forse? Che ne dici di provare il risotto con fonduta e noci?” rispose lei, alzando lo sguardo.

“Mi sembra perfetto,” rispose Stefano, facendole un occhiolino. “Mi fido del tuo gusto.”

Il cameriere tornò e, mentre prendeva l’ordine, Stefano prese la mano di Viola, accarezzandola con delicatezza. “Sei bellissima stasera,” disse, con un tono che non lasciava dubbi su quanto fosse sincero.
Viola arrossì, sentendosi un po’ imbarazzata ma anche lusingata. “Grazie,” rispose, strizzando la mano di lui, “Non sei male neanche tu.”
La conversazione tra i due fluiva leggera, come accade quando due persone si sentono completamente a loro agio l’una con l’altra. Parlavano di progetti, di sogni, di piccole cose quotidiane, ma ogni tanto si scambiavano uno sguardo che rivelava qualcosa di più profondo. Un’affinità che andava oltre le parole.
Quando arrivarono i piatti, il profumo del risotto avvolse il tavolo, e Stefano fece un gesto teatrale con la mano, come se stesse presentando un’opera d’arte. “Vedi, ti avevo detto che sarebbe stato perfetto.”
Viola sorrise, prendendo il suo cucchiaio. “Spero che sia buono quanto dici, altrimenti ti tocca pagare il doppio!”
Si divertirono a scherzare, gustando il cibo e godendo della compagnia reciproca. Ma quella sera, più di ogni altra volta, si accorsero di quanto fosse speciale quella connessione che avevano. Non era solo il cibo, né il posto elegante in cui si trovavano, ma la complicità che avevano costruito nel tempo.
Alla fine della cena, il cameriere portò il dessert, e Stefano, senza dire nulla, si alzò, la prese per mano e la condusse all’esterno, dove l’aria fresca della notte le avvolse delicatamente. Viola lo guardò, sorpresa ma felice. “Dove andiamo?” chiese.
“Sorpresa,” rispose lui con un sorriso misterioso.
Si allontanarono insieme, lasciandosi dietro il ristorante, ma con la certezza che, qualunque cosa fosse successa quella sera, l’importante era che fosse successo insieme.
Viola non era mai stata un tipo impulsivo. La sua vita seguiva un ritmo preciso, con routine e certezze che le davano una sensazione di sicurezza. Ma quel giorno, qualcosa dentro di lei cambiò. Il suo cuore sembrava battere più forte, e la mente, solitamente calma, era piena di pensieri confusi. Entrarono in macchina e lui la bendó…”non dire nulla e fidati di me”…le sussurró Stefano all’orecchio…
Da li a poco si ritrovarono davanti all’ingresso di un piccolo motel. Stefano aveva preso quella decisione senza pensarci troppo, quasi come se una forza invisibile lo spingesse a seguire qualcosa di sconosciuto, ma che sentiva necessario.
La guidó all’interno della stanza dove
l’atmosfera era diversa da qualsiasi altro posto che avessero mai visitato. Le luci soffuse, l’odore di legno e di pulito, e la calma quasi surreale del posto la fecero sentire immediatamente a suo agio. Non sapeva bene cosa stesse accadendo, ma sentiva che quella notte sarebbe stata diversa da tutte le altre.
Viola si fermò un attimo, sorpresa e allo stesso tempo compiaciuta, ma per una volta non si sentì a disagio. Lei si sentiva colpita dalla semplicità e dalla serenità del luogo. La finestra dava su un piccolo giardino, e la stanza, sebbene modesta, era perfetta per la sorpresa che Stefano le aveva preparato.
In quel momento, qualcuno bussò alla porta. Si alzò di scatto, sorpresa. Aprì, e davanti a lei c’era un uomo, vestito in modo semplice ma elegante, con un’espressione tranquilla. Il suo sguardo incontrò quello di Viola, e fu come se il tempo si fosse fermato per un attimo.
“Scusami, non ti disturbavo?” chiese l’uomo, con una voce calma.
Viola si guardò intorno, indecisa se accogliere o meno l’incontro e incrociando lo sguardo di Stefano, vide quest’ultimo annuire…e poi, senza una ragione chiara, decise di lasciarlo entrare.
“Non disturbi affatto,” rispose lei,accennando un sorriso.

Lui si sedette con naturalezza sul letto come se conoscesse già il posto. “A volte ci ritroviamo davanti ad un’emozione anche senza sapere esattamente cosa stiamo cercando.”

Viola lo guardò per un momento, come se volesse capire di più, e poi si sedette accanto a lui. “E tu cosa stai cercando?”
L’uomo rifletté per un attimo, e poi rispose con voce pacata: “Sto cercando te, forse. O forse sei tu che hai trovato quello che non hai mai avuto il coraggio di cercare veramente.” Tutto questo sotto gli occhi di Stefano, compiaciuto e già eccitato da quello che da lì a poco sarebbe successo.

Le parole erano semplici, ma in quel momento, per Viola, sembravano cariche di significato. C’era una verità mai condivisa tra lei e Stefano e una connessione che non richiedeva molte spiegazioni. Nessuno dei due aveva bisogno di fare grandi discorsi; si sentivano semplicemente complici come se in quel momento, entrambi volevano la stessa cosa che mai avevano avuto il coraggio di dirsi…e che non avevano mai rivelato a nessuno…
Fu in quel momento che lei si sentì attraversata da un brivido lungo la schiena …e l uomo misterioso le infilò la mano tra le gambe sentendo tutta la sua voglia..era già bagnata ..l’atmosfera che si era creata l aveva eccitata..allungó la mano tra le gambe dell uomo mentre sentiva il sapore delle sue labbra e la saliva che le inondava la bocca..
Non perse tempo a slacciargli pantaloni e dai suoi boxer il rigonfiamento lasciava intuire che il suo cazzo non aveva raggiunto la completa erezione…se lo mise in bocca e iniziò a gustarlo con una bramosia che non aveva mai provato, una passione sfrenata, si sentiva finalmente libera, Stefano aveva assecondato finalmente quel desiderio nascosto, farsi scopare da uno sconosciuto mentre lui la guardava..l’uomo misterioso la guidava dalla testa con movimenti decisi ma dolci e lei si gustava il suo cazzo che oramai era cresciuto nella sua bocca..grosso..duro..nodoso e con una cappella che le tappava la bocca…a cavalcioni difronte al letto mentre le praticava un pompino, lei si toccava la figa, che ormai non aspettava che esser riempita..e in men che non si dica lei si alzó e gli afferró il cazzo e voltandosi di spalle gli offrì la figa…li in piedi difronte a Stefano…lentamente lui affondó il cazzo dentro la sua figa..mentre con una mano le teneva il collo sussurrandole all’orecchio..”Non aspettavi altro…”…e mentre il suo cazzo stantuffava senza sosta…lei gemeva di piacere ..Viola sì sentiva piena …stava realizzando quello che aveva sognato da tempo..
Lui le sfilò il cazzo, e lei a gambe divaricate sentì la lingua attraversare e bagnare l’unico buco che non aveva mai concesso a nessuno…se non al suo dildo…lo sconosciuto non esitò e dopo averlo “preparato” prima con un dito e poi con due..con una mano la fece piegare leggermente…e poi fece scorrere la cappella tra le sue natiche su e giù fino a fermarsi davanti al buchino, per poi spingerlo dentro con delicatezza fino a sentire lei che urlava di piacere, mille sensazioni avvolsero il suo corpo, dolore misto a piacere, l’eccitazione che cresceva e i colpi dell ‘uomo che si susseguivano dentro le sue natiche senza sosta e fino ad allargarla tutta…
Viola non riusciva a trattenere ne i suoi gemiti ne l’orgasmo che le avvolgeva tutto il corpo ormai completamente in balia di uno sconosciuto…
Improvvisamente l’uomo si fermò di scatto…e lei capì che stava per esplodere..s’inginocchió e lo accolse dentro la sua bocca che avvolgendogli quel cazzo che le regalava sperma …dolce ..caldo..e dal sapore speciale…speciale come la sua “prima volta”…

Viola sentì di aver fatto qualcosa che voleva da molto tempo: che andava oltre le parole e le apparenze. L’uomo le sorrise, e lei, senza aggiungere altro, capì che quell’incontro aveva un significato profondo.

Quando poco dopo l’uomo uscì dalla stanza, Viola e Stefano si sentivano più leggeri e appagati. Non sapevano cosa sarebbe successo dopo, ma in quel momento sapevano che quel piccolo incontro aveva cambiato qualcosa dentro di loro. Una nuova consapevolezza era nata, e ora, con un sorriso sereno, erano pronti ad affrontare tutto ciò che il futuro avrebbe riservato loro.
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